Partita il 12 agosto la missione “To touch the Sun” con il lancio della sonda Parker che viaggerà a velocità mai raggiunte prima

 

L’obiettivo di Parker sarà proprio quello di toccare il Sole !

La  sonda è stata lanciata il 12 agosto 2018, esattamente alle 09.31, da Cape Canaveral.

Grande all’incirca quanto un’automobile e pesante poco più di 600 chili, la sonda Parker sfreccerà nello spazio lungo un’orbita fortemente ellittica e raggiungerà una velocità di oltre 600.000 chilometri orari, diventando il veicolo spaziale più veloce della storia.

Per raddrizzare la traiettoria e avvicinarsi al Sole, sfrutterà l’attrazione gravitazionale di Venere durante 7 passaggi ravvicinati. Nella missione, lunga quasi 7 anni, completerà 24 orbite intorno al Sole fino a sfiorarlo e immergersi nella corona solare, a 6.000.000 di km ca

La sua missione principale è quella di immergersi nella corona solare inferiore, una regione in cui si verificano diversi processi chiave ancora poco compresi.

La sonda invierà i dati per aiutare gli scienziati a comprendere l’origine e l’accelerazione del vento solare e la dinamica del campo magnetico coronale.

UNA MERAVIGLIA DELLA TECNOLOGIA

Per riuscirci, la sonda solare Parker sara’ fatta orbitare per la prima volta intornoa  Venere,in ottobre, per rallentarla, ponendola su un’orbita iniziale di 150 giorni.

La sonda solare Parker raggiungerà il suo primo perielioil 1 novembre di quest’anno, che la porterà già a 35 volte il raggio del sole. Ma l’obiettivo è avvicinarsi ancora di piu.

Sara’  la prima missione a superare quello che è noto come punto Alfvén. All’interno di questo limite, le onde Alfvén complesse e in rapido movimento – oscillazioni nel campo magnetico e il movimento di particelle cariche – viaggiano avanti e indietro verso il Sole, collegando le particelle cariche alla superficie del Sole. Al di là di questo confine che pensiamo  per essere l’origine del vento solare, le onde di Alfvén non possono più tornare alla superficie solare e le particelle scappano nel sistema solare.

Gli scienziati sperano anche di utilizzare i dati della sonda solare Parker per risolvere il mistero della corona incandescente, che sfiora milioni di gradi, migliaia di volte  più calda della superficie visibile del sole.

La sonda solare Parker andrà ad integrare altre missioni di osservazione del sole, come il Solar Dynamics Observatory della NASA e l’invecchiamento dell’osservatorio solare eliosferico


 

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