Grazie a osservazioni del Giant Metrewave Radio Telescope, gli astronomi hanno scoperto la radiogalassia più distante mai individuata, situata alla sorprendente distanza di 12 miliardi di anni luce. Le radiogalassie sono galassie caratterizzate da emissione molto intensa in banda radio, nel cui cuore si annidano buchi neri supermassicci attivi, particolarmente voraci.
Nel corso del loro pasto cosmico tali buchi neri generano getti ad alta energia che accelerano particelle cariche a enormi velocità. I getti, osservabili chiaramente tramite osservazioni in banda radio, indicano la presenza di una radiogalassia. Utilizzando il Giant Metrewave Radio Telescope in India, gli astronomi hanno scoperto una di queste radiogalassie; in seguito, tramite osservazioni del Large Binocular Telescope in Arizona e del telescopio Gemini Telescope alle Hawaii, hanno determinato la sua distanza, il cui risulta, sorprendentemente, di 12 miliardi di anni luce. Questo rende l’oggetto remoto la radiogalassia più distante mai individuata, già brillante all’alba dell’Universo.
“Le radiogalassie brillanti ospitano buchi neri supermassicci”, afferma Huub Rottgering del Leiden Observatory, coautore dello studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. “È straordinario scoprire simili oggetti in un periodo così precoce della storia del cosmo. Il tempo che i buchi neri supermassicci in queste galassie hanno impiegato a formarsi e a crescere deve essere stato molto breve”. Studiare radiogalassie come questa può portare nuova luce sui processi in base ai quali i buchi neri guidano e regolano la crescita delle galassie.
Il cerchietto bianco in questa immagine nel vicino infrarosso indica la posizione dell’emissione della radiogalassia Image: Saxena, Rottgering et al
Fonte Universo Astronomia di Barbara Bubbi
Credit ESO