Tecnicamente si chiama 21/P Giacobini-Zinner ma per tutti è la Cometa Verde. Stiamo infatti parlando della cometa che si sta avvicinando alla Terra e al Sole e che nei prossimi giorni sarà visibile in cielo con la sua caratteristica colorazione verde. La peculiarità è tra pochi giorni, questo ammasso di ghiaccio e detriti, passerà per il perielio raggiungendo la sua massima luminosità. Scoperta a Nizza nel 1900 è una cometa periodica del sistema solare, generalmente di magnitudine 8, ma nel 1946 raggiunge anche la categoria 5 grazie a una serie di esplosioni. Quest’anno passerà molto vicino a noi, la minor distanza degli ultimi 72 anni. Essa verrà raggiunta il 10 settembre, quando si troverà a circa 58 milioni di chilometri, più o meno la stessa distanza che ci separa da Marte.
PERCORSO – La notte tra il 2 e 3 settembre la cometa è passata a poca distanza dalla stella principale dell’Auriga, Capella. Il 10 sfiorerà l’ammasso aperto M37 mentre il 15 settembre si immergerà nell’ammasso aperto M35. La cometa terminerà la sua splendida corsa del mese sfiorando, tra il 26 ed il 27 la nebulosa Rosetta NGC2244. Durante la prima metà del mese, la cometa sarà visibile sicuramente con un binocolo visto che secondo le previsioni dovrebbe raggiungere una magnitudine 6,5-7, non visibile a occhio nudo ma quasi.
Il momento migliore per osservarla sarà il 9 settembrequando si troverà molto vicina al perielio. Avvicinandosi al Sole inizierà gradualmente a fondersi, risultando così via via più brillante. Per questo è possibile che la cometa splenda ancora di più rispetto a quanto previsto, regalando spettacoli inattesi. Per guardarla bisognerà osservare in direzione Est.
Alcune immagini hanno già immortalato la cometa che brillava di un bellissimo colore verde. Oltre a questo la cometa è anche nota perché dai suoi detriti ha origine la pioggia di meteore delle Draconidi, visibili nel mese di ottobre. Quest’anno il loro passaggio, tra il 7 e l’8 del mese prossimo, sarà particolarmente favorevole perché la luna sarà nuova.
Un evento da non perdere visto che il prossimo approccio ravvicinato alla Terra avverrà tra 40 anni, il 18 settembre 2058.
Fonte 3bmeteo